La sostenibilità delle imprese
Oggi le aziende non si preoccupano più solo di comunicare informazioni finanziarie, ma dedicano tempo e risorse anche a monitorare i propri impatti sulla sfera sociale e ambientale, e misurarli implica attivare una serie di strategie ed azioni che oggi possono essere racchiuse in una sola parola: sostenibilità.
Di sostenibilità si parla sempre più spesso, ma non solo. In questi anni è diventata una vera e propria priorità per le istituzioni mondiali, europee e nazionali.
Il mondo delle Imprese dovrà fare i conti con normative che spingono a gestire, monitorare e misurare i propri impatti in campo sociale e ambientale. Basti pensare al Green Deal dell’Unione Europea, il piano che ha l’obiettivo di diventare il primo continente al mondo ad essere climate neutral nel 2050, oppure al programma di investimenti Next Generation Eu, introdotto a maggio 2020, che vede come cardine il tema della sostenibilità per costruire un modello di crescita futuro dell’Unione Europea.
Anche il settore finanziario si riadatta, in considerazione di questi cambiamenti: le nuove linee guida della Banca Centrale Europea prevedono che gli istituti di credito valutino l’esposizione del cliente ai fattori non finanziari (i cosiddetti fattori Esg), in particolare ai fattori ambientali e all’impatto sul cambiamento climatico, e l’adeguatezza delle strategie di mitigazione.
A livello mondiale, tra le molteplici iniziative, preme ricordare l’Agenda 2030 e i Sustainable Development Goals, promossi e attivi tra tutti i paesi dell’Onu che pongono obiettivi ai governi aderenti, tra cui rientra anche l’Italia.
A livello nazionale, infine, vi è il piano per gli investimenti Pnrr che concede premialità alle imprese che dimostrano di sviluppare una serie di azioni di sostenibilità, tra cui il tema della rendicontazione non finanziaria.
Rendicontazione non finanziaria quindi, come strategia dell’impresa per misurare la sostenibilità e comunicare i propri impatti: dimensione di governance, sociale e ambientale. Per aziende di grandi dimensioni è già diventato un obbligo (sulla base del Decreto Legislativo 254/2016), ma per tutte le altre si tratta di un’opportunità per competere sul mercato, allinearsi alle sempre più stringenti direttive, rispondere alle richieste dei propri stakeholder (in primis i clienti) e poter accedere alle premialità previste dal Pnrr.
Il Bilancio di sostenibilità si pone quindi l’obiettivo di rappresentare, misurare e comunicare, in una forma trasparente, leggibile e comprensibile a tutti gli interlocutori interni (ad esempio dipendenti e collaboratori) ed esterni (come clienti, fornitori, comunità, istituzioni, finanziatori), l’attività e i risultati non finanziari conseguiti dall’azienda.
Esso affianca e integra il bilancio ordinario e gli strumenti tecnico-contabili tradizionali che spesso risultano, per gli stakeholder dell’organizzazione, di difficile leggibilità e fruibilità e ignorano gli aspetti non quantificabili in termini monetari.
Articolo di Francesco Notari, Partner di HLB Analisi, pubblicato sulla Rivista Imprenditori.